Come si fa il trapianto di capelli
Spesso le persone con problemi di calvizie precoce o alopecia si chiedono come funziona il trapianto di capelli e quali siano le tecniche che permettono una reintegrazione graduale dei capelli. Il trapianto è da sempre visto come uno dei pochi rimedi contro la perdita di capelli in grado di poter dare risultati estetici efficaci rispetto all’utilizzo di integratori per capelli o una particolare linea cosmetica. Per capire come si fa il trapianto di capelli bisogna necessariamente tenere in considerazione l’evoluzione delle tecniche che hanno portato agli innovativi metodi odierni, come il trapianto di capelli FUE.
L’importanza di un’assistenza professionale
Prima di domandarci come si fa il trapianto di capelli è opportuno capire quanto sia importante affidarsi a mani esperte che possano guidarci durante tutte le fasi del trapianto. In primis bisogna conoscere la condizione di salute della capigliatura e l’unico modo per farlo è sottoporsi ad un HairTest (analisi del capello) preventivo, un’analisi tricologica che evidenzierà nel dettaglio punti deboli e criticità del nostro capello. Le soluzioni tricologiche dei laboratori HairAid partono tutte da qui: individuare il problema alla base e trovare una cura ad hoc da portare avanti insieme al paziente. La nostra équipe medica seguirà ogni singolo step del trattamento scelto, assicurandovi risultati estetici impeccabili e tempestività nel correggere eventuali imprevisti. Infatti, la sopravvivenza dei capelli trapiantati dipende principalmente da come si fa il trapianto di capelli e dal costante monitoraggio del nuovo ciclo di crescita nelle zone cutanee reinfoltite. Non dimentichiamoci che la caratteristica fondamentale di un trapianto di capelli ben riuscito è ricreare un’attaccatura naturale con una corretta densità di capelli, senza che nessun segno dell’intervento sia visibile.
Come si fa il trapianto di capelli: uno sguardo ravvicinato
Per capire come si fa un trapianto di capelli vedremo ora più da vicino le 2 principali tecniche di infoltimento dei capelli utilizzate dai centri tricologici. La prima è chiamata FUT (Follicular Unit Transplant) o anche tecnica a strip perché prevede il prelievo di una striscia di cuoio capelluto in anestesia locale, largo 1 cm e di lunghezza variabile, di solito della stessa distanza che va da un orecchio all’altro. La striscia asportata viene tagliata in parti microscopiche, in modo da recuperare i bulbi da ridistribuire nelle zone diradate. Il metodo FUT è senza dubbio quello più diffuso perché permette un elevato numero di impianti. Tuttavia c’è il rischio di rimanere con una vistosa cicatrice orizzontale che di certo non aiuta a migliorare il fattore estetico.
La seconda tecnica è la cosiddetta FUE (Follicular Unit Extraction) e prevede l’estrazione di unità follicolari dalla zona della nuca attraverso l’utilizzo di un piccolo trapano chirurgico del diametro compreso tra 1 e 0,7 millimetri. I bulbi vengono in seguito reimpiantati nelle zone soggette a stempiatura. Con questo metodo i risultati del trapianto di capelli sono ottimi, ma è possibile riscontrare dei problemi quando ci sono aree da coprire troppo ampie.
Entrare nel dettaglio di come si fa un trapianto di capelli può dunque essere utile per comprendere i motivi di una scelta piuttosto che un’altra.