Chi può fare il trapianto di capelli: 5 profili ideali
A prima vista il trapianto di capelli potrebbe sembrare un'operazione adatta a chiunque. In fin dei conti basta scegliere la metodica più appropriata e procedere con l'intervento. Ma è davvero così semplice? In realtà è sufficiente citare un caso su tutti per convincersi che il trapianto di capelli non è per forza la soluzione migliore (e magari è preferibile orientarsi su altri approcci, ad esempio l'infoltimento dei capelli non chirurgico o l'ossigenoterapia). Pensiamo ad esempio a chi ha una situazione di calvizie in forte evoluzione, per cui i capelli continuano a cadere a zone (alopecia) o intorno all'area centrale, allargandosi verso l'esterno. In queste persone il trapianto darebbe risultati insoddisfacenti, in quanto presto si vedrebbe la differenza tra capelli trapiantati (stabili) e capelli in fase di caduta. Che fare quindi? L'attenta analisi delle condizioni del paziente è senza dubbio un passo da non sottovalutare. Noi di HairAid abbiamo pensato di condividere con i nostri lettori alcuni profili ideali per il trapianto di capelli. Ecco la lista completa!
1) PERSONE CHE HANNO GIA' ADOTTATO STRATEGIE SOFT
Prima di approdare al trapianto, una persona dovrebbe quantomeno consultare il tricologo di un centro specializzato per valutare l'opportunità di sottoporsi a terapie meno radicali e meno invasive. Come spiegato nel nostro sito, esistono diverse soluzioni tricologiche e altrettante soluzioni non chirurgiche come le microfibre o la tricopigmentazione. Ma soprattutto, esiste l'esame tricologico per la salute dei capelli, un test che può rivelare a noi e al paziente l'effettiva condizione della chioma, suggerendo la via migliore da intraprendere, anche in preparazione del trapianto stesso.
2) PERSONE CON L'ETA' GIUSTA PER IL TRAPIANTO DI CAPELLI
Il trapianto non deve essere la panacea a tutti i mali. Persone giovani che hanno buone chance di recupero dei capelli tramite infoltimento o rimodulazione della dieta con integratori specifici e prodotti appositi per l'igiene del capelli (vedi la nostra linea Ridensil), rappresentano un bacino di utenti meno idonei per un trapianto di capelli. Persone in età più avanzata, al contrario, potrebbero avere come unica scelta quella di affidarsi al trapianto di tipo FUE o FUT. Anche qui la conoscenza del paziente e del suo background, e quindi l'analisi del capello e della chioma, sono passaggi doverosi che un vero professionista deve obbligatoriamente compiere.
3) PERSONE SENZA PATOLOGIE GRAVI O MALATTIE AUTOIMMUNI
Il trapianto di capelli non è privo di impedimenti. Chi soffre di patologie gravi o chi presenta malattie autoimmuni potrebbe non essere idoneo per sottoporsi a un trapianto. O meglio: a determinate condizioni un soggetto con patologie o malattie autoimmuni potrebbe sottoporsi al trapianto, ma con il rischio di rifare l'intervento, o andare incontro a successive problematiche. È consigliabile quindi una visita medica preliminare in ambulatorio o dal proprio medico di base, questo per confrontarsi su eventuali criticità in essere. La visita è richiesta di solito anche per i soggetti che godono di buona salute e forma fisica, una prassi che permette di escludere qualsiasi dubbio e incertezza.
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4) PERSONE CONSAPEVOLI DEL PROPRIO CORPO E ASPETTO
Un quarto profilo candidato al trapianto di capelli è costituite dall'insieme eterogeneo di persone consapevoli del proprio corpo e aspetto fisico. Chi ha capito a quali cambiamenti va incontro e quali risultati può raggiungere, sarà molto più felice e appagato una volta concluso il trapianto, e sopporterà meglio i leggeri disagi che seguono a un intervento di questo tipo. Viceversa, le persone che si aspettano miracoli o hanno comunque una visione distorta rispetto all'evoluzione del volto e del look post intervento, dovrebbero essere portati a un livello di consapevolezza maggiore, se non addirittura dissuasi dal procedere in questo senso. Non è una questione di numeri, ma di qualità e coerenza fra quanto promesso e quanto mantenuto.
5) PERSONE CHE NON HANNO FRETTA DI VEDERE I RISULTATI
La fretta, si sa, è cattiva consigliera, e questo vale per tantissimi aspetti della vita di ognuno di noi. Dal lavoro allo sport, avere fretta di vedere i risultati non assicura altro che frustrazione, ansia e stress. Anche per un intervento come il trapianto di capelli vale la stessa regola: le tempistiche per vedere la chioma tornare folta variano da 6 a 12 mesi, dunque non si può sperare di avere i capelli che si desidera avere il giorno successivo all'operazione. Lo diciamo sempre anche ai nostri pazienti, perché a volte l'intervento deve essere programmato sulla base di esigenze come un matrimonio, un evento business, un viaggio e via dicendo. Per un risultato a regola d'arte, le tempistiche sono uno degli elementi da non sottovalutare mai!
1) PERSONE CHE HANNO GIA' ADOTTATO STRATEGIE SOFT
Prima di approdare al trapianto, una persona dovrebbe quantomeno consultare il tricologo di un centro specializzato per valutare l'opportunità di sottoporsi a terapie meno radicali e meno invasive. Come spiegato nel nostro sito, esistono diverse soluzioni tricologiche e altrettante soluzioni non chirurgiche come le microfibre o la tricopigmentazione. Ma soprattutto, esiste l'esame tricologico per la salute dei capelli, un test che può rivelare a noi e al paziente l'effettiva condizione della chioma, suggerendo la via migliore da intraprendere, anche in preparazione del trapianto stesso.
2) PERSONE CON L'ETA' GIUSTA PER IL TRAPIANTO DI CAPELLI
Il trapianto non deve essere la panacea a tutti i mali. Persone giovani che hanno buone chance di recupero dei capelli tramite infoltimento o rimodulazione della dieta con integratori specifici e prodotti appositi per l'igiene del capelli (vedi la nostra linea Ridensil), rappresentano un bacino di utenti meno idonei per un trapianto di capelli. Persone in età più avanzata, al contrario, potrebbero avere come unica scelta quella di affidarsi al trapianto di tipo FUE o FUT. Anche qui la conoscenza del paziente e del suo background, e quindi l'analisi del capello e della chioma, sono passaggi doverosi che un vero professionista deve obbligatoriamente compiere.
3) PERSONE SENZA PATOLOGIE GRAVI O MALATTIE AUTOIMMUNI
Il trapianto di capelli non è privo di impedimenti. Chi soffre di patologie gravi o chi presenta malattie autoimmuni potrebbe non essere idoneo per sottoporsi a un trapianto. O meglio: a determinate condizioni un soggetto con patologie o malattie autoimmuni potrebbe sottoporsi al trapianto, ma con il rischio di rifare l'intervento, o andare incontro a successive problematiche. È consigliabile quindi una visita medica preliminare in ambulatorio o dal proprio medico di base, questo per confrontarsi su eventuali criticità in essere. La visita è richiesta di solito anche per i soggetti che godono di buona salute e forma fisica, una prassi che permette di escludere qualsiasi dubbio e incertezza.
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4) PERSONE CONSAPEVOLI DEL PROPRIO CORPO E ASPETTO
Un quarto profilo candidato al trapianto di capelli è costituite dall'insieme eterogeneo di persone consapevoli del proprio corpo e aspetto fisico. Chi ha capito a quali cambiamenti va incontro e quali risultati può raggiungere, sarà molto più felice e appagato una volta concluso il trapianto, e sopporterà meglio i leggeri disagi che seguono a un intervento di questo tipo. Viceversa, le persone che si aspettano miracoli o hanno comunque una visione distorta rispetto all'evoluzione del volto e del look post intervento, dovrebbero essere portati a un livello di consapevolezza maggiore, se non addirittura dissuasi dal procedere in questo senso. Non è una questione di numeri, ma di qualità e coerenza fra quanto promesso e quanto mantenuto.
5) PERSONE CHE NON HANNO FRETTA DI VEDERE I RISULTATI
La fretta, si sa, è cattiva consigliera, e questo vale per tantissimi aspetti della vita di ognuno di noi. Dal lavoro allo sport, avere fretta di vedere i risultati non assicura altro che frustrazione, ansia e stress. Anche per un intervento come il trapianto di capelli vale la stessa regola: le tempistiche per vedere la chioma tornare folta variano da 6 a 12 mesi, dunque non si può sperare di avere i capelli che si desidera avere il giorno successivo all'operazione. Lo diciamo sempre anche ai nostri pazienti, perché a volte l'intervento deve essere programmato sulla base di esigenze come un matrimonio, un evento business, un viaggio e via dicendo. Per un risultato a regola d'arte, le tempistiche sono uno degli elementi da non sottovalutare mai!